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Volo sotto l'onda nera

Ricopro con una vasta distesa d’ acqua salata il70% di questo pianeta, ho onde libere, senza goveno, che seguono i venti forti di ponente e lo zefiro calmo d’oriente. Unisco terre e le separo, sono domato da leggi ed àncore, sfruttato per la pesca e i viaggi; Lui è quello che sopra di me fluttua di più. Arriva da lontano dal cuore del mondo, è lento il suo cammino.
É costretto a lasciare il suo stato, nella sua terra è inutile, la sua destinazione è oltre di me, le motivazioni sono tante, parte per ragioni climatiche, politiche, economiche, lavorative, criminali, alimentari.
Si sposta in grandi quantità per arrivare alle mie rive, lo trasportano stipato su camion sotto al sole del deserto.
Rotola sopra le navi e viene ammassato nelle stive al buio per giorni e giorni.
Di questa tratta tutti sanno.
Appena sbarca già inizia a mandare in rovina: invade le strade, le case, i posti di lavoro.
È nero e puzza, se ti tocca ti unge e ti devi lavare bene o puzzerai anche tu.
Se le navi vanno a fondo scatta l’emergenza, sulla superficie per un po’ galleggia, le mie onde sono straziate dal suo peso.
Eppure per il Petrolio i porti sono sempre aperti sia alla partenza che all’arrivo.

  • Ideata e creata da:Tonichina
  • Testo di:Morena Tricerri
  • Musiche di:Marco Giambra
  • Foto di:Maren Ollmann
  • Data:Novembre 2018
  • Dove:Bagni Pubblici di via Aglie Torino